Il termine Caso Peruto significa “cacio perso”; infatti se il formaggio è ben stagionato emana un penetrante odore di muffa e appare un pò raggrinzito. E’ ottenuto dalla lavorazione di latte intero crudo di pecora e/o di capra (raramente bovino) o misto. La coagulazione avviene esclusivamente con caglio vegetale che si ottiene mediante l’estrazione con acqua fredda degli enzimi presenti nei pistilli di cardi del genere “Cynara Cardunculus”, raccolti in estate e lasciati essiccare al buio per diversi giorni. La cagliata rotta finemente fino a ottenere dei grani della grandezza di un chicco di riso, viene lasciata depositare sul fondo della caldaia e posta in fuscelle di plastica o di vimini (diametro 10-12 cm). Dopo alcune ore le forme modellate a mano (peso da 250 a 300 grammi) vengono salate ed asciugate su tavole di legno; si passa poi alla fase di conciatura, realizzata con una miscela di aceto/vino bianco ed olio ed infine le formette sono cosparse interamente di pimpinella essiccata. Al termine della lavorazione i formaggi vengono messi, a scelta e secondo i gusti, sott’olio, oppure chiusi ermeticamente in contenitori (vasi di terracotta) e posti in cantina per una stagionatura non inferiore ad 1 anno. sabato 26 marzo 2011
Caso Peruto
Il termine Caso Peruto significa “cacio perso”; infatti se il formaggio è ben stagionato emana un penetrante odore di muffa e appare un pò raggrinzito. E’ ottenuto dalla lavorazione di latte intero crudo di pecora e/o di capra (raramente bovino) o misto. La coagulazione avviene esclusivamente con caglio vegetale che si ottiene mediante l’estrazione con acqua fredda degli enzimi presenti nei pistilli di cardi del genere “Cynara Cardunculus”, raccolti in estate e lasciati essiccare al buio per diversi giorni. La cagliata rotta finemente fino a ottenere dei grani della grandezza di un chicco di riso, viene lasciata depositare sul fondo della caldaia e posta in fuscelle di plastica o di vimini (diametro 10-12 cm). Dopo alcune ore le forme modellate a mano (peso da 250 a 300 grammi) vengono salate ed asciugate su tavole di legno; si passa poi alla fase di conciatura, realizzata con una miscela di aceto/vino bianco ed olio ed infine le formette sono cosparse interamente di pimpinella essiccata. Al termine della lavorazione i formaggi vengono messi, a scelta e secondo i gusti, sott’olio, oppure chiusi ermeticamente in contenitori (vasi di terracotta) e posti in cantina per una stagionatura non inferiore ad 1 anno. venerdì 11 marzo 2011
L'Ovino di razza Laticauda
La Capra Napoletana
L’Italia, a causa della grande varietà di ambienti geografici, è uno dei paesi più ricchi di razze domestiche; secondo la FAO sono allevate 126 razze appartenenti alle specie bovine, ovine, caprine, suine e equine, di cui Allevata in provincia di Napoli (pendici del Vesuvio e dei Monti Lattari) è ridotta oggi a circa 100-150 esemplari in purezza (raggiunge 400-500 esemplari se contiamo gli esemplari nati da incroci con razze caprine selezionate) distribuiti in pochi allevamenti composti da 10 -100 capi. Presenta particolari aspetti fenotipici, quali: profilo montonino, pelo corto, orecchie lunghe e pendenti, mantello di colore nero con aree limitate rosso-chiaro (area vesuviana), oppure rosso scuro con zone più chiare (area Monti Lattari). La razza era allevata tradizionalmente per il latte fresco da pronto consumo. Vengono riportate produzioni per le primipare di