Gli autori e conduttori del programma
sull’agroalimentare e l’enogastronomia di Radio Club 91 questa volta prendono
di mira quanti continuano a realizzare prodotti ai carboni vegetali attivi. Vede
così la luce il “tarallo nzogna e pepe” ai carboni vegetali attivi.
A giudicare
dagli ascolti della puntata di venerdì e dai grandi dibattiti e condivisioni
nate sui social network, la provocazione è andata a buon fine. “Non se ne può
più - raccontano il giornalista Roberto Esse e il professore Vincenzo Peretti -
di vedere i prodotti della tradizione anneriti dalla contaminazione con i
carboni vegetali attivi. E così con la complicità del re del tarallo Giuseppe
Baino abbiamo pensato di produrre e lanciare in pasto ai social il “tarallo
nzogna e pepe” realizzato secondo la moda dell’anno 2015”.
Il dato che deve fare riflettere è che il
popolo dei buongustai è diviso in parti eque. Da un lato quanti li apprezzano.
Pur sapendo che, a parte il colore, in un prodotto realizzato con i carboni
vegetali attivi non cambia praticamente nulla. Dall’altro invece quanti sono
contrari a prescindere. Preferendo i colori e i sapori della tradizione.
“Queste due facce della medaglia dimostrano che ancora una volta -concludono
Roberto Esse e Vincenzo Peretti - non è possibile fare classifiche del gusto.
Chiaro che una volta davanti allo scaffale, a prescindere da ogni podio di
alimenti, ciascuno si fa guidare dalle proprie preferenze”.
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