Un Natale diverso non solo per la Campania ma per tutta
l’Italia. Il periodo di festa che prende il via deve essere sfruttato per la
rinascita non solo dei consumi ma anche del territorio. Gli acquisti per
riempire la casa di regali e leccornie, chi se lo può permettere, cominci a
farli rispettando la logica del “made in Campania”.
E' chiaro che solo il consumo dell’autoprodotto non
arricchirà la regione, ma darà un segnale chiaro e confortante. Passato l'allarmismo
per i "nostri" prodotti alimentari, nella stragrande maggioranza del
territorio si deve pensare di riprendere a vivere nel rispetto delle regole.
Bisogna essere sentinelle del territorio per salvaguardare la salute ed anche
per fare ripartire l’economia locale.
Insomma è ora di pensare ad un Natale a
chilometro regionale. Non dovrebbe essere difficile compilare la lista della
spesa del menù delle festività natalizie privilegiando i prodotti del
territorio. Basta dunque con quelli provenienti dall’estero e soprattutto
cinesi che quasi sempre nascondono problemi di illegalità, sfruttamento del
lavoro ed utilizzo di sostanze nocive alla salute. Piccoli passi per grandi
risultati. Insomma facciamo in modo che questo Natale sia ricordato come quello della riscoperta dei
sapori a chilometro regionale, i sapori di un tempo.
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