martedì 22 ottobre 2013

Il Caciocavallo del Re dell'Alto Casertano

di Giovanni Lavornia

Il Bollino di Tutela
Un prodotto "Reale" non solo per il suo toponimo legato alla scoperta da parte del Sovrano, ma soprattutto in virtù del suo impareggiabile gusto e del suo inimitabile sapore che lo pongono indiscutibilmente fra le eccellenze agroalimentari della "olim Terra Felix". Proprio dai comuni dell’Alto Casertano, tra cui Dragoni, Alvignano, Ruviano, Caiazzo, Castel di Sasso, Pontelatone, Piana di Monte Verna, Baia e Latina, Pietramelara, Pietravairano, Alife e Gioia Sannitica, arriva la migliore produzione di latte vaccino controllato e selezionato, dalla cui artigianale ed antica trasformazione è possibile gustare il "Caciocavallo del Re", indubbiamente riservato ai palati più raffinati ma capace di far innamorare anche chi non ha mai amato i formaggi.


Un progetto, voluto fortemente dall’associazione Patto per l'Alto Casertano (www.ppac.it), in collaborazione con il professor Vincenzo Peretti del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, che vuole lanciare questo prodotto di nicchia che racchiude in sé Storia, Qualità e Tradizioni. Si racconta che il Re Ferdinando I di Borbone, detto anche Re Lazzarone e Re Nasone, durante una sua visita nel medio Volturno abbia assaggiato un caciocavallo e pare ne abbia commissionati più di mille chiedendo che fosse messa nella testa dello stesso un'oliva caiazzana. Da qui il nome di "Caciocavallo del Re" che si distingue dagli altri dal sapore unico ed inconfondibile e dall’oliva schiacciata caiazzana nella testa. Questo prodotto è indubbiamente entrato di diritto nella nouvelle cuisine, tanto da vivere una seconda giovinezza, ed è la proposta dell’Alto Casertano da gustare nelle diverse fasi di riposo: fresco, affumicato, stagionato medio (6 mesi) e stagionato lungo (12 mesi ed oltre); fresco dopo appena 7 giorni dalla produzione accompagnato da vino Pallagrello bianco o stagionato, accompagnato da miele di castagno e vino rosso Pallagrello o Casavecchia.

Il "Caciocavallo del Re" è candidato ad essere il prodotto di riferimento di un territorio incontaminato, quale l'Alto Casertano, la cui vocazione è agricola e nel cui territorio si ha ancora rispetto della terra e dei prodotti che la stessa offre; le emozioni, le sensazioni, le tradizioni nella produzione, nella conservazione e nella condivisione di un prodotto eccellente danno un valore maggiore al "Caciocavallo del Re" in totale sinergia con l’ecosistema e con l’ambiente. L’unico capace di far sognare chi lo mangia; bisogna assaporarlo nei luoghi giusti, in famiglia, in campagna, magari nei comuni di origine, nei numerosi agriturismi esistenti nell'Alto Casertano che offrono prodotti genuini e controllati.



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