domenica 2 ottobre 2016

Provolone del Monaco, un documentario sui dieci anni della Dop

Partite da Agerola le riprese del documentario sul Provolone del Monaco Dop. Il Consorzio di tutela principe dei Monti Lattari intende raccontare attraverso immagini e voci dei protagonisti la lunga strada che ha portato ad ottenere nel 2006 il riconoscimento della Dop.
Il  Provolone del Monaco Dop è un formaggio semiduro a pasta filata, stagionato, prodotto esclusivamente con latte crudo di bovine di razza Agerolese in una quantità minima del 20 per cento ed il restante da quello prodotto da animali allevati esclusivamente nei 13 Comuni dei Monti Lattari e della Penisola Sorrentina.
"Una importante tappa di avvicinamento - spiega il presidente del consorzio Giosuè De Simone - al tradizionale Gran Galà che nel mese di dicembre ci darà come sempre l’occasione di premiare i prodotti che meglio rappresentano il gusto e la tradizione del Provolone del Monaco Dop”.

Giosuè De Simone, Matteo Ruocco, Vincenzo Peretti
La tappa al caseificio di Matteo Ruocco ed all’allevamento dei bovini di razza Agerolese è stata anche l’occasione per fare visita al primo cittadino di Agerola, Luca Mascolo. “Sono stato fra i primi a credere nella possibilità di ottenere la denominazione europea. Venivamo considerati dei visionari ed oggi che il Provolone del Monaco Dop è fra i più richiesti ed apprezzati, come ha dimostrato il recente Salone del Gusto di Torino, è il premio più bello per il nostro impegno”.

Storia e territorio continuano a percorrere a braccetto i sentieri degli Dei. “Occorre continuare a difendere territorio, tipicità e biodiversità - spiega il direttore del consorzio Vincenzo Peretti - il Provolone del Monaco Dop continua a fare magistralmente la sua parte. Dieci anni di lavoro intenso che sono solo il trampolino di lancio verso nuovi importanti traguardi da tagliare insieme alle piccole aziende che sviluppano la loro economia intorno a questo prodotto ed hanno bisogno che qualcuno si ricordi che chi lavora per l’obiettivo della piccola produzione da vendere direttamente possa farlo senza oppressioni burocratiche ed amministrative”.
I Caseifici iscritti alla DOP

martedì 20 settembre 2016

Provolone del Monaco DOP protagonista dei piatti della PeRoL carni a Colorito

Gusto giusto alla Perol Carni. Bovino campano e Provolone del Monaco Dop, una somma perfetta di qualità e tipicità.
Alla Braceria di Colorito a Caserta i "dottori della carne" hanno messo a segno un altro colpaccio: racchiudendo il meglio della Campania in un piatto unico e nei nuovissimi panini, studiati apposta per l’occasione. Un abbinamento che sta già mandando in estasi i palati più esigenti.
Si parte dai piatti unici. Hamburger grigliato e Provolone del Monaco Dop. Circa 150 grammi di bontà cotta alla brace a puntino e serviti in compagnia del contorno dello chef. Con o senza pancetta grigliata. Un piatto che conserva gli antichi profumi dei Monti Lattari dopo averli coniugati con la carne dei bovini allevati in un angolo di paradiso come quello dell’Alto Casertano ed in versione panino realizzato, direttamente a Colorito, dalla maestria dell'amico pizzaiolo Valerio Vuolo.
Delicatezze che si vanno a sommare agli ormai celeberrimi Monaciello e Monaco Impacciuto. Panini che hanno scritto pagine importanti della storia di Perol Carni. Il primo infatti è il panino che oltre al tradizionale hamburger di bovino rigorosamente campano associa il Provolone del Monaco Dop e il contorno dello chef. L'altro aggiunge agli ingredienti la pancetta piccante grigliata
Provolone del Monaco Dop anche nella tagliata, in genere un controfiletto o entrecote di manzo (o vitellone), spessa almeno 3-5 cm che deve arrostire non più di 4-6 minuti per lato, in modo da mantenere al suo interno un bel colore rosato e tutti i suoi liquidi e nell'insalatona di pollo. Insalata mista, pomodori, pollo grigliato, mais, olive verdi e nere ed ovviamente il re dei lattari.
Un tributo importante quello della Perol Carni. Tante novità inserite nel menù che è possibile gustare da Colorito. Il modo giusto per festeggiare i dieci anni dall’ottenimento della Dop del Provolone del Monaco.
COLORITO - Viale Carlo III, CASERTA ... tutti i giorni dalle ore 12 alle 15 e dalle 19 alle 24.

domenica 31 luglio 2016

PEROL carni, il gusto inconfondibile della filiera tutta campana

I “dottori della carne” al lavoro nel centro del gusto Colorito a Caserta.
Un nuovo “Colorito” per la PeRol Carni. Da pochi giorni è partita la nuova grande avventura dei “dottori della carne” che proseguono il loro percorso, tutto campano, all’interno della nuova struttura del gusto sorta a pochi passi dalla Reggia di Caserta. “Colorito, mangiare insieme” è il nuovo format del gusto e della salute, a costi contenuti, pensato dal Gruppo pugliese Megamark, fondato dal Cavalier Giovanni Pomarico, con la collaborazione manageriale di Pasquale Buonocore.
Nell' Agribraceria della PeRol Carni, Alberto Rossetti e Massimiliano Peretti propongono carne di grande qualità garantita esclusivamente dal Centro di Ricerca casertano nato da un protocollo d'intesa con il laboratorio di Genetica Veterinaria del dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.
Materia prima di origine 100% della Campania e proveniente da allevamenti sostenibili. Importante sottolineare che l’azienda non fa uso di “polveri miracolose”, aromi, spezie ed insaporitori "costruiti" in laboratorio ed utilizzati oggi massicciamente ed a volte senza controllo nelle varie preparazioni alimentari. Anzi i dottori della carne invitano a diffidare sempre di colori e sapori accentuati che conferiscono al prodotto quelle caratteristiche di “estetica” ed omologano il sapore, ma che nulla però hanno a che fare però con quello vero della carne. In altri casi la sofisticazione assume altre sembianze. Al panino ad esempio vengono aggiunti molteplici prodotti come diversi formaggi, salumi e salse varie, impedendo al palato di distinguere i singoli gusti.
“La sfida targata PeRol Carni - spiegano Alberto Rossetti e Massimiliano Peretti - resta quella di portare al consumatore di Colorito semplicemente la carne nel piatto, con l’unico obiettivo di far conoscere quegli antichi sapori che purtroppo con la globalizzazione delle trasformazioni alimentari si stanno ormai perdendo”.
Non sarà facile, ma ancora una volta i “dottori della carne” si mettono in gioco e con umiltà e passione per dare ai clienti il massimo valore della tipicità, del gusto, della territorialità e della cultura gastronomica campana.

Funghi e tartufi: prelibatezze per palati esigenti. Tesori nascosti nel verde della Campania. Una delizia da difendere, tutelare.

Una risorsa da utilizzare non più per diletto ma per creare una vera e propria fonte di economia. Un’idea partorita dalla mente del presidente dell’associazione cercatori di funghi e tartufi “Boletus”, l’imprenditore Guido Calenda che ha chiamato a raccolta nell’incantevole scenario di Padula il professore Vincenzo Peretti del dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali della Federico II, esperto di biodiversità, certificazione e regolamenti comunitari e il dottor Corrado Martinangelo consulente del ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per dare il via al percorso di valorizzazione della filiera con l’obiettivo di tutelare e commercializzare i prodotti made in Campania.
Numerosi gli argomenti sul tappeto. “Cercatori di funghi e tartufi non più soltanto per diletto - spiega Guido Calenda - ma veri e propri imprenditori in grado di fare impresa e portare a reddito uno dei tesori offerti dalla generosità della Regione Campania. Inoltre, sul fronte ambientale, ogni socio raccogliendo i diversi rifiuti dall’ambiente visitato contribuisce alla salvaguardia dello stesso. Prelevando plastica abbandonata si rimedia alle malefatte di chi non ha l’intelligenza necessaria a comprendere del danno arrecato dalla sua azione scellerata”.
Martinangelo, Calenda, Peretti
Impresa ma anche salvaguardia del verde pubblico: “I ricercatori - spiega il professore Vincenzo Peretti - sono autentiche sentinelle. All’associazione ed ai suoi membri, si dovrebbe rilasciare il patentino di guardia ambientale. Durante ogni escursione possono segnalare vari problemi che riguardano proprio la vita del bosco alle autorità competenti”.
Della stessa idea anche Corrado Martinangelo: “La salvaguardia ambientale e la rete di impresa per fare crescere l’interesse intorno alle attività dell’associazione “Boletus”. Al termine della giornata di Padula è chiara l’esigenza che ci si deve impegnare tutti per creare una rete di imprese per fare diventare il fungo ed il tartufo una ricchezza economica e sociale”. Un lavoro da cominciare subito: “Apriremo - conclude Martinangelo - un confronto tecnico e operativo per la sperimentazione di quanto spiegato. Partiremo proprio da Padula, c’è il sindaco Paolo Imparato, molto attivo, che ci ha dato la disponibilità di stipulare il protocollo all’interno della splendida Certosa. C’è possibilità di collaborare tutti insieme con Guido Calenda, con il professore Peretti per raggiungere il risultato. Dobbiamo sfruttare tutte le risorse che la natura ci ha dato per creare lavoro”.
Funghi e tartufi da legare in maniera indissolubile al territorio: “Occorre realizzare una filiera certificata e garantita da un bollino di tutela - conclude il professore Vincenzo Peretti -, magari coinvolgendo un ente di certificazione. Creare così nuove opportunità di lavoro con un consorzio o una rete di imprese. Senza trascurare la valorizzazione dei funghi attraverso corsi di approfondimento anche nelle scuole, in modo da garantire ai più giovani come riconoscere i buoni e ad evitare i tossici o addirittura mortali. Le idee non mancano è ora di passare all’azione”.

lunedì 4 gennaio 2016

Il Consorzio di Tutela Provolone del Monaco DOP festeggia i suoi primi 10 anni

Il 2016 per il Consorzio di Tutela Provolone del Monaco DOP rappresenta il decimo anno di attività.
L’ambito riconoscimento europeo certifica il forte legame che lega il formaggio al territorio che lo ospita ed alla sua storia, dove l’aria profumata e colorata dei Monti Lattari e della Penisola Sorrentina, i piccoli allevamenti, l'alimentazione di prima qualità e il vivere fra scenari naturali incantevoli rendono la materia prima eccezionale. L’uso di latte crudo esclusivamente locale, prodotto nei 13 Comuni della provincia di Napoli (Agerola, Casola di Napoli, Castellammare di Stabia, Gragnano, Lettere, Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Pimonte, Sant'Agnello, Santa Maria La Carità, Sorrento, Vico Equense), ottenuto con almeno il 20% da bovine di razza Agerolese, assieme all'arte della lavorazione ed ad una stagionatura di almeno 6 mesi (il massimo del sapore si raggiunge però dopo gli 8 mesi), rigorosamente nell'area DOP, sono tra le caratteristiche che il disciplinare di produzione definisce come imprescindibili per la produzione dell’originale Provolone del Monaco.
Negli ultimi anni, grazie anche al prezioso lavoro del Consorzio di Tutela, la produzione, seppur limitata, è cresciuta molto in termini di diffusione e popolarità, nel 2015 sono stati prodotti circa 60.000 kg con una crescita del 10% rispetto al 2014.
L’instancabile attività del Consorzio di Tutela ha portato il Provolone del Monaco DOP ad essere presente ad importantissime manifestazioni nazionali e regionali. Grande successo e partecipazione quest'anno per l'evento del Gran Galà che nelle diverse tappe comunali ha premiato i caseifici vincitori del concorso Provolone del Monaco DOP, organizzato come ogni anno con l'ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio), assegnato il trofeo "Fernando De Gennaro" e rilasciato gli attestati del premio "Andrea Buonocore" agli allevatori che si sono distinti nella tutela e salvaguardia del bovino di razza Agerolese.
Oltre alla promozione, in questi primi dieci anni il Consorzio di Tutela ha bloccato anche diversi tentativi di imitazione, identificando e fermando la distribuzione di formaggi che, pur non avendo niente a che vedere con l’originale Provolone del Monaco DOP, ne sfruttavano la popolarità del nome e venivano proposti al consumatore in maniera fraudolenta.
Per il futuro le iniziative del Consorzio continuano sempre di più a tutelare questa eccellenza, oggi sempre più soggetta ad imitazioni ed a rafforzare, con una visione innovativa delle piccole imprese, la filiera del latte fresco e locale, cercando di dare il giusto compenso al lavoro dei tanti allevatori che ogni giorno continuano a fornire la preziosa materia prima. Sono inoltre previste una serie di attività promozionali e di partecipazioni ad eventi che contribuiranno a dare ancora più visibilità ad un formaggio, il Provolone del Monaco DOP, il cui sapore pieno ed autentico si dimostra essere sempre più apprezzato dai consumatori italiani e di tutto il mondo.